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Intervista a Fabio Cassini

Abbiamo fatto una chiacchierata con Fabio Cassini, un volto sicuramente familiare a chi frequenta il centro sportivo biancorosso.

Ciao Fabio! Sei in Accademia da parecchio tempo, quest’anno nella veste di Responsabile della Scuola Calcio Inter e Responsabile del primo triennio dell’Attività di Base. Prima di focalizzarci su queste due, com’è per te l’ambiente biancorosso?

Ciao! Eh sì, sono qui da quando mio figlio Tommaso ha iniziato a giocare a calcio. Aveva cinque anni e, a parte una piccola parentesi, sono quindi ormai dieci anni che sono in Accademia. Quando stai tanti anni in una società vuol dire soprattutto che ti trovi bene, vuol dire che la vedi non solo come un impegno ed una passione ma anche come una famiglia. Il legame poi, ovviamente, è cresciuto sempre di più negli anni e sono contentissimo di essere qua eh, non avendo mai preso in considerazione altre ipotesi. Quando succede questo vuol dire che ti trovi davvero bene! Consideriamo poi che, con il passare degli anni, alcune persone sono cambiate ma tante sono rimaste sempre le stesse e quindi in questo ambiente ci sono rapporti personali, legami e amicizie che servono indubbiamente a stare bene e, personalmente, sono abituato a lavorare così!

Parliamo quindi della Scuola Calcio Inter? Come nasce questa tua veste e come la porti avanti.

Beh, come piace dire sempre a Gianluca, la Scuola Calcio Inter è il nostro fiore all’occhiello!
Ho iniziato a fare l’istruttore dieci anni fa nella scuola calcio e poi col passare degli anni, non potendo più fare l’allenatore per motivi logistici, sono passato a fare il responsabile tecnico della Scuola Calcio Inter. E sono davvero molto felice di farlo! È una fascia d’età impegnativa dove ci vuole tanta pazienza, dove in allenamento lavoriamo sì sulla parte calcistica ma soprattutto sullo sviluppo iniziale, educativo, motorio, relazionale che i bambini hanno. Quindi nel corso degli anni ho cercato di mantenere dentro una sfera di cristallo questa fascia di età che per me deve essere protetta sotto tutti i punti di vista: attenzione, non vuol dire lavorare con leggerezza ma vuol dire lavorare sempre con il sorriso e contemporaneamente, anche se sono molto piccoli, lavorare tanto anche a livello professionale. Aggiungo che Inter, in tutti questi anni, mi ha sempre supportato su tantissimi aspetti:  dal punto di vista tecnico con i mister, organizzativo con l’organizzazione di eventi dedicato e tutto quanto contorna i nostri impegni. Sono davvero molto legato alla Scuola Calcio Inter perché sono sono cresciuto da lì.



Sei anche il Responsabile del primo triennio dell’Attività di Base, raccontaci.

Quest’anno, come novità, l’Accademia mi ha chiesto di occuparmi anche del primo triennio dell’Attività di Base, ovvero i primi tre anni immediatamente successivi alla Scuola Calcio Inter. Sono stato molto felice di accettare, per dare continuità al lavoro svolto in precedenza. Lavorando in contemporanea sulla scuola calcio, posso portare avanti il lavoro nei tre anni successivi, avendo quindi una visione completa ed è sicuramente molto produttivo sia a livello di programmazione tecnica sia nella gestione degli allenatori.

Conoscevo già tutti gli allenatori che hanno iniziato il primo triennio quindi sapevo a livello umano e professionale come si sarebbero rapportati con i giocatori. Le mie aspettative sono state rispettate dal punto di vista tecnico. A inizio anno, ho esaminato i punti di forza lasciati dalla gestione precedente e ho cercato di integrare e completare l’aspetto tecnico, concentrandomi in particolare sullo sviluppo di tutti i fondamentali tecnici, come l’1 contro 1 e i duelli. Soprattutto il mio focus è stato rivolto sull’aspetto cognitivo, nelle situazioni di gioco e nella collaborazione tra compagni ed ho quindi cercato di sviluppare al meglio questi ambiti.

Ci sono stati parecchi tornei e altri ne arriveranno, che esperienze sono per i ragazzi?

Sul fronte dei tornei, il primo anno dell’Attività di Base ha portato molte soddisfazioni. Per esempio, l’ultimo torneo svolto nel 2015 al mare è stato vinto dai nostri ragazzi, il che dimostra una crescita tecnica significativa. Queste esperienze sono viste non solo come successi sportivi ma come esperienze di vita importanti per i bambini, indipendentemente dal loro futuro nel calcio.


Parlami dello Scuola Day.

Lo Scuola Day è una giornata con le scuole del territorio. Questo fa parte del mio lavoro e cerco sempre di creare una simbiosi tra la scuola e il calcio. L’obiettivo è quello di far sentire a proprio agio i bambini, facendo in modo che vedano figure familiari sia a scuola che sul campo di calcio. Gli allenatori, conoscendo già alcuni di questi bambini, sono in grado di gestirli meglio. Mi sono sempre impegnato a offrire a tutti i bambini che desiderano giocare a calcio l’opportunità di farlo nell’ambiente dell’Accademia, che considero il migliore nella zona per iniziare questo sport. L’ambiente biancorosso è una realtà importante sia per l’organizzazione che per le strutture disponibili. Ho quindi fiducia nell’invitare i bambini che frequentano la scuola a sperimentare e iniziare in questa società.


E gli Open Day canonici?

Come ho detto, adesso ci sarà una giornata con gli asili e le scuole elementari per introdurre loro questo sport, lasciando poi completa libertà di scegliere se iniziare o meno questa avventura.
Gli open day classici, invece, si terranno alla fine della stagione, quando si effettuano i tesseramenti, cioè dopo il 30 di giugno e nei primi giorni di luglio. Questi eventi non servono tanto per formare le squadre, poiché questo processo è già in corso da mesi durante i quali abbiamo osservato possibili nuovi ingressi. Gli open day sono anche un’occasione per incontrare bambini che non conosciamo, che potrebbero trovarsi bene e decidere di unirsi a noi.

Infine, gli open day specifici per la scuola calcio si tengono di solito a settembre. Questo perché si tratta di bambini più piccoli, e le famiglie tendono a iscriverli a calcio dopo le vacanze estive. Per la Scuola Calcio Inter gli eventi si terranno a settembre, mentre per il primo triennio dell’Attività di Base li organizzeremo a luglio.

Obiettivi per questo finale di stagione?

Continueremo con passione a lavorare seguendo la stessa direzione fin qui intrapresa per migliorare le capacità cognitive e tecniche dei nostri piccoli campioni!